Nome: Luca
Nazionalità:
italiana
Lingue
conosciute: italiano, inglese, tedesco e francese e sto studiando spagnolo e olandese
A cosa ti sei
dedicato dopo gli studi?
Ho lavorato per 6
mesi come Junior Project Manager presso una società che si occupa di
localizzazione e doppiaggio di videogiochi. Sono poi partito per uno stage a
Parigi presso un'agenzia di traduzioni, dal momento che volevo consolidare il
mio francese al fine di provare il test di accreditamento come interprete
freelance presso l'Unione europea. Dopo lo stage ho passato il test e ho
iniziato a lavorare come interprete freelance per le istituzioni dell'Unione
europea (Commissione, Consiglio, Parlamento, Corte di giustizia).
Parallelamente porto avanti l'attività di traduttore freelance per alcune
agenzie (italiane e non).
Come hai ottenuto
il lavoro attuale?
Passando il test
di accreditamento interistituzionale per interpreti freelance organizzato
periodicamente dalle istituzioni dell'UE, al quale si è invitati sulla base del
profilo linguistico e delle necessità specifiche di ogni cabina.
Com’è la tua giornata
lavorativa tipo?
Dipende: quando
sono ingaggiato come interprete cerco di arrivare in cabina mezz'ora prima
dell'inizio della riunione per dare un'ultima occhiata ai documenti (che leggo
nei giorni precedenti, eventualmente preparando dei glossari nelle mie lingue
di lavoro). Sono poi a disposizione del servizio fino alle 18.30, ma spesso le
riunioni finiscono prima. Quando invece non sono ingaggiato divido il mio tempo
tra le traduzioni, la preparazione delle riunioni dei giorni/settimane successivi,
corsi di lingua e studio personale.
Quali sfide e
difficoltà hai dovuto superare per arrivare dove ti trovi adesso?
Inizialmente, non
avendo avuto alcun riscontro probabilmente a causa della mancanza di esperienza
professionale, sono stato portato ad accettare un contratto come Junior PM, in
un contesto personalmente non molto gratificante dal punto di vista lavorativo.
Ho avuto in seguito alcune difficoltà nel trovare uno stage in un paese
francofono al fine di portare il francese al livello delle mie altre lingue di
lavoro.
Dopo il test,
alla conclusione di un anno di inserimento con un tot di ingaggi garantiti ho
vissuto un rilevante calo nel numero di giornate come interprete, dovuto al
fatto che sono molti i colleghi accreditati con un profilo linguistico simile o
identico al mio, di conseguenza c'è molta concorrenza e il lavoro non abbonda
per chi ha le lingue comuni/per chi ha solo 3 lingue passive (il minimo per
essere invitati al test).
Anche con le
traduzioni l'inizio è stato molto lento, solo ora inizio a lavorare con una
certa costanza, ma a periodi frenetici si susseguono settimane più calme, e
spesso sono anche obbligato a rifiutare offerte di traduzioni perché magari
sono già ingaggiato come interprete. Trovo sia un po' complicato riuscire a
gestire la propria disponibilità, soprattutto perché sia gli ingaggi come
interprete che le offerte di traduzioni arrivano spesso all'ultimo minuto e con
scadenze brevi.
Quali consigli
daresti a chi ha poca esperienza e vuole seguire il tuo percorso?
Se si
desidera lavorare come interprete per le istituzioni europee il mio consiglio è
quello di puntare su una delle lingue dei "nuovi" Stati membri, che
senza dubbio costituiscono una marcia in più nella combinazione linguistica
(detto questo, è comunque necessario essere invitati al test di accreditamento
e superarlo, e sono consapevole che non è da tutti fare un investimento del
genere "a scatola chiusa").
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