Nazionalità: britannica
Lingue
conosciute: inglese, italiano, francese, un po’ di tedesco
A cosa ti sei dedicata dopo gli studi?
Ho lavorato per
un anno presso una casa d’asta di primo piano a Londra, fornendo ai clienti
italiani e francesi assistenza con le loro collezioni d’arte. Poi, mi sono
trasferita a Francoforte sul Meno, in Germania, per stare con il mio compagno e
dedicarmi di più ai miei interessi linguistici. Ho trascorso due anni
occupandomi dell’insegnamento dell’inglese, della traduzione e della
stesura/correzione di test per la lingua italiana e la lingua inglese, prima di
tornare nel Regno Unito e lavorare per l’Oxford University Press.
Come hai ottenuto il lavoro attuale?
Attualmente
lavoro come editrice nel dipartimento English Language Teaching di OUP, con una
particolare attenzione rivolta ai libri di testo per gli studenti delle scuole
superiori nell’Europa centrale e orientale. Ho fatto domanda per il posto
libero tramite il sito e sono stata assunta sulla base della mia esperienza con
le lingue.
Com’è la tua giornata lavorativa tipo?
Piena! Le
attività cambiano di continuo a seconda della fase del progetto, quindi posso
essere intenta a correggere un manoscritto e comunicare con gli autori, assistere
alle sessioni di registrazione in studio, alle realizzazioni dei filmati per
DVD o partecipare alla selezione delle immagini e alle riunioni con i
progettisti per la scelta del layout. Mi occupo della gestione dei progetti e
coordino gli autori, gli editori e i traduttori esterni, quindi ho sempre
qualcosa da fare. Inoltre, effettuiamo viaggi di ricerca in paesi diversi per
osservare le lezioni e organizzare incontri mirati con gli insegnanti. È un
lavoro multisfaccettato e interessante che mi fa stare a contatto con la lingua
e la grammatica, il che mi piace da morire!
Quali sfide e difficoltà hai dovuto superare per
arrivare dove ti trovi adesso?
Ho completato un
master in interpretariato e traduzione (EN<>IT) all’università di Leeds e
non ero molto decisa su cosa fare in futuro. Lavorare come freelancer a
Francoforte è stato difficile, dato che il mio tedesco non era ottimo e stavo
iniziando da zero in un mercato (e una città) che non conoscevo affatto. Ci
sono stati molti momenti di disperazione riguardo alla possibilità di trovare
qualcosa che mi interessasse. Ma le cose si sistemano alla fine, quasi per
caso.
Quali consigli daresti a chi ha poca esperienza e
vuole seguire il tuo percorso?
Avere pazienza! E
capire che ogni tipo di esperienza acquisita è preziosa. Ho iniziato facendo
traduzioni gratuite per ONG italiane e francesi, effettuando ricerche online e
inviando curriculum e lettere di presentazione tradotte. In questo modo ho
ottenuto contratti freelance e un progetto di traduzione di un libro, che è
stata un’esperienza eccezionale. Inoltre, tramite le relazioni instaurate
quando lavoravo come insegnante ho ottenuto contatti e opportunità inattese. È
importante partecipare a vari gruppi e provare cose nuove per scoprire se fanno
per noi. E non avere paura di cambiare se il lavoro attuale non ci entusiasma!
Ci sono molte più opzioni lavorative di quanto sembri; bisogna lavorare sodo e
avere fiducia di riuscire a trovare la propria nicchia.
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