Quando mi trovavo all'università in Italia, sentivo dire spesso che non si può sopravvivere facendo il traduttore, che per pagare le bollette è necessario avere un lavoro "vero". Dopo il Master e il tirocinio di traduzione al Parlamento europeo, ho iniziato a lavorare da casa come traduttrice freelance. Traducevo per pochissime agenzie, utilizzando il mio vecchio laptop..
Mi sono resa conto che con qualche agenzia in più avrei potuto dedicarmi alla traduzione a tempo pieno. Ed è proprio questo che faccio oggi con passione e dedizione.
Non solo la professione del traduttore paga le bollette, ma è una delle occupazioni in continua crescita. Secondo il Bureau of Labor Statistics (una sorta di ISTAT americano), tra il 2010 e il 2020 l'occupazione di traduttori e interpreti è destinata a crescere del 42% (potete trovare qui tutti i dettagli). Non so se questa percentuale si riferisce esclusivamente al mercato americano; comunque sia, il lavoro del traduttore è necessario per quasi tutte le combinazioni linguistiche e tutti i settori: aziende multinazionali, studi legali, case farmaceutiche, per non parlare di libri, film, videogame, e così via.
In conclusione, se vuoi diventare traduttore o vorresti dedicarti a una professione ritenuta "non convenzionale", non lasciarti scoraggiare, lavora sodo, fai del tuo meglio, sii onesto e affiancati a persone esperte. Ci potrebbero essere molti clienti lì fuori che aspettano proprio te!
Ciò che hai detto è davvero un incoraggiamento per tutti quelli che in Italia (e soprattutto a Palermo) non inseguono il loro sogno per paura di non farcela!
ReplyDeleteLa tua esperienza ne è una testimonianza!
Keep dreaming!
DeleteBuona notte Silvia!
ReplyDeleteSaw ur post in the EP trainees FB page and I am glad u are doing well Silvia.
All the best ciao!
paula alves
Ciao Paula! Hope all is well with you too :D
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