Monday, November 24, 2014

Recesso, rescissione o risoluzione?

Mi sono accorta che spesso tra i traduttori legali si fa confusione tra i termini recesso, rescissione e risoluzione del contratto. Questi termini, pur indicando in ultimo lo scioglimento delle parti dai vincoli di un contratto, hanno valenza diversa in base alle cause che portano allo scioglimento e i tempi in cui questo si verifica.

Disclaimer: Non sono laureata in giurisprudenza, ho semplicemente effettuato varie ricerche e consultato persone del settore per giungere a una definizione molto spicciola di ogni termine.

Mi è capitato varie volte di vedere tradotta la parola termination con uno dei tre termini suddetti, in maniera indistinta e quasi secondo la preferenza del traduttore. In realtà, secondo il codice civile esistono delle differenze.



Recesso (art. 1373 cc)
Le parti di un contratto hanno potere di recesso finché il contratto non abbia avuto principio di esecuzione. Dunque, se le parti firmano un contratto per la prestazione di determinati servizi in data 5 settembre e la data di entrata in vigore è il 1° ottobre, le stesse possono recedere dal contratto entro il 1° ottobre. In questo caso, è importante esaminare i tempi di scioglimento prima di utilizzare questo termine.

Rescissione (artt. 1447 e 1448 cc)
Se il contratto è stato concluso in stato di pericolo o bisogno, la legge consente la rescissione al fine di tutelare i contraenti ed evitare che una parte approfitti dell'altra. Pertanto, occorre tener conto delle cause che hanno portato alla stipula del contratto.

Risoluzione (art. 1453 e ss.)
Qualora una delle parti di un contratto non ne rispetti i termini (inadempienza), la controparte può chiedere la risoluzione del contratto. Altre cause della risoluzione sono l'impossibilità di una parte di adempiere ai suoi obblighi ai sensi del contratto e l'eccessiva onerosità sopravvenuta di una delle prestazioni.

Guardiamo adesso ad alcuni esempi.
"In caso di inadempienza di X, Y ha facoltà di recedere dal contratto", oppure "In caso di violazione del presente contratto, ABC può chiederne la rescissione". Secondo il codice civile lo strumento giuridico corretto in caso di inadempienza è la risoluzione, non il recesso né la rescissione.

Nel corso della traduzione di un contratto, è dunque di primaria importanza l'utilizzo del termine corretto in base ai tempi e alle cause della termination. In questo modo il testo prodotto non solo rifletterà fedelmente il testo di partenza ma avrà un corretto significato giuridico secondo il diritto civile italiano.

2 comments:

  1. Ciao, Silvia! Il mio commento non sarà concentrato sull'argomento del post in quanto ho bisogno di un consiglio da una persona che ha la passione per le lingue straniere come me. Sono una studentessa di liceo linguistico e vorrei proseguire con traduzione e interpretariato. Quello che vorrei chiederti è... le certificazioni linguistiche quanto incidono in questo campo? Ti ringrazio per il tuo prezioso aiuto,
    Caterina

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    1. Ciao, scrivimi una email a silvia@damicotranslations.com e cercherò di darti una risposta al più presto.

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