Monday, October 29, 2012

Le fasi della traduzione

Il processo di traduzione è di norma costituito da tre fasi: traduzione, revisione e rilettura finale.

Traduzione (Translation)
Il testo nella lingua di partenza (source language) viene tradotto nella lingua d'arrivo (target language). La figura principale è quella del traduttore, la cui lingua madre è di solito la lingua d'arrivo. In questo caso si parla di traduzione passiva. Quando invece un traduttore traduce dalla propria lingua madre alla lingua straniera, si parla di traduzione attiva
Personalmente, svolgo soltanto traduzioni verso la mia lingua madre (l'italiano) a meno che non si tratti di corrispondenza informale tra amici. La traduzione passiva è lo standard nel settore: infatti per quanto si possa conoscere bene una lingua straniera, ci sono sempre sfumature che all'orecchio di un madrelingua "suonano" in maniera diversa.

Revisione (Editing)
Il testo originale e la traduzione vengono messi a confronto, frase per frase, paragrafo per paragrafo. Si lavora sullo stile e sulla forma, ci si assicura che la terminologia utilizzata sia corretta, si eliminano espressioni che rappresentano calchi della lingua source. Si verifica l'assenza di omissioni e inserzioni rispetto al testo di partenza. 

Rilettura finale (Proofreading/Quality Control)
Il testo finale viene interamente riletto da un madrelingua. Ci si assicura che non vi siano errori di grammatica, ortografia, punteggiatura, impaginazione, che tutte le date e i numeri siano stati localizzati e che il testo sia pronto alla stampa e/o alla consegna al cliente.

A mio avviso, questa fase è ottima per chi volesse iniziare a tradurre in un settore specifico (finanziario, legale, ecc.) in quanto offre la possibilità di analizzare testi che sono già stati tradotti da traduttori più esperti, consentendo di acquisire la terminologia e l'esperienza necessaria.

In genere, le agenzie di traduzione affidano le tre fasi suddette a tre linguisti distinti: in questo modo una imprecisione o un errore che sfugge agli occhi di uno, può essere colto in tempo da qualcun altro. Quando si lavora con i clienti diretti, le tre fasi sono spesso svolte da una sola persona.

Conoscevate l'esistenza delle tre fasi? Quale delle tre vi sembra più adatta a voi e alle vostre capacità e quale vi piacerebbe svolgere in futuro?

Io ho iniziato quasi esclusivamente con la rilettura e poi ho cominciato a ricevere sempre più traduzioni e qualche revisione.

10 comments:

  1. Per me sono interessanti tutte e tre le fasi! L'ideale sarebbe avere la possibilità di alternare in modo da non rendere il lavoro troppo monotono :) inoltre è verissimo che lavorare sulla rilettura di testi specifici ti dà la possibilità di familiarizzare con un nuovo linguaggio e apprendere tutta una terminologia che ti permetterebbe di dedicarti anche alla traduzione specialistica!! quindi DEAL DEAL :P

    ReplyDelete
  2. Sì, è vero che alternare è piacevole. Anche se ogni progetto di traduzione è unico quindi non ho mai la sensazione che il lavoro sia monotono :)

    ReplyDelete
  3. Hey, prima di tutto kudos per il tuo blog.
    Noi non ci conosciamo direttamente, ma io
    ho avuto modo di conoscere un paio di tue
    "mentees".

    Avrei una domanda che non riguarda il mondo
    della traduzione, ma è strettamente legata
    ad esso.
    Cosa deve fare un italiano che vuole intraprendere una carriera da scrittore in
    una lingua che non è la sua?
    E' possibile per un non nativo "dominare" la lingua al pari di un madrelingua?

    Ti ringrazio in anticipo,
    Bai bai :)
    Giuseppe Mineo

    ReplyDelete
  4. Ciao Giuseppe,
    Domanda interessante la tua. Raggiungere un bilinguismo perfetto è molto difficile per un adulto, anche i bambini che crescono "bilingui" di solito non hanno una padronanza linguistica identica nelle due lingue. Io mi rendo conto che anche se studio inglese da oltre 20 anni, abito in paesi anglofoni da circa 3 anni e ho un marito americano, la mia capacità di espressione è pur sempre limitata rispetto all'italiano.
    L'altro aspetto da considerare è quello dei destinatari. La carriera di scrittore può assumere varie forme ed è probabile che alcune siano più accessibili di altre a un non nativo. Ovviamente non sono un'esperta in materia ma ci saranno moltissime risorse disponibili nel web. Ad esempio, http://www.aboutfreelancewriting.com/2012/01/how-non-native-english-writers-can-improve-their-writing-skills/
    Fammi sapere se ti posso essere di aiuto in qualsiasi altro modo!

    ReplyDelete
  5. Ciao giuseppeeeee!!! :D vuoi iniziare a scrivere in inglese? Fico!! secondo me sarebbe un tipo di letteratura interessante su altri aspetti, perché no! Poi dipende anche dalla materia sulla quale si vuole scrivere... insomma secondo me bisogna andare anche "oltre" e cercare ogni giorno di crearsi nuovi modi di lavorare ;)
    baci

    ReplyDelete
  6. Ciao Ale :)
    Beh in realtà è un po' che scrivo in inglese. Con una mia sceneggiatura breve (proofletta da un paio di persone) ho anche partecipato ad un concorso e sono in attesa del feedback.
    Per Silvia: io vorrei scrivere per cinema e televisione, e diciamo che forse in questo campo la scrittura vera e propria conta meno rispetto a quanto possa contare nella carriera di romanziere o saggista.
    Tu non hai mai pensato di occuparti di fiction?
    In ogni caso, grazie della disponibilità, continuerò a leggerti volentieri.
    A presto! :)

    P.s. "Proofletta"... non vi ricorda un tipo di formaggio? :D

    ReplyDelete
  7. Ciao Giuseppe,
    In bocca al lupo per la sceneggiatura!
    Se intendi "scrivere fiction", no.. la mia creatività è molto limitata; se intendi "tradurre fiction", ti sembrerà strano ma mi viene molto più facile occuparmi di testi formali (UE, legali, aziendali) che non di linguaggio colloquiale.

    ReplyDelete
  8. Giuseppe, ho trovato per caso questo blog di una scrittrice freelance: http://www.makealivingwriting.com/
    Magari ti può interessare.

    ReplyDelete
  9. E pensare che io mi sono trasferita a Napoli per prendere una LAUREA MAGISTRALE in TRADUZIONE DELLE LINGUE SPECIALI, devo fare 15 esami di cui la maggior parte in lingua e consegnare un infinito portfolio di traduzione di testi tecnici, oltre a studiare mattoni in tutte le lingue...Sonia stata proprio un ingenua, però potevano avvertirmi che bastava un corso online! Lo farò presente al mio relatore :)

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ciao Francesca, a cosa ti riferisci? La formazione accademica è importantissima per chiunque si occupi di traduzione.

      Delete